Tirreno-Adriatico 2020, Mathieu Van Der Poel batte Matteo Fabbro in rimonta – Simon Yates resta in Maglia Azzurra
Mathieu Van Der Poel conquista la settima tappa della Tirreno – Adriatico 2020. Il campione neerlandese si è gestito alla perfezione nel finale, aiutato dal compagno Dries De Bondt, con lui nella numerosa fuga del mattino. Era presenta anche Matteo Fabbro, che negli ultimi venti chilometri ha provato a muoversi da solo, scattando nel tratto più duro. Lo scalatore della Bora – hansgrohe è stato ripreso poi a 200 metri dal traguardo dallo scatto del capitano della Alpecin – Fenix, che ha ridotto il gap seguendo Ruben Guerreiro per poi staccare il portoghese nel finale e andare a riprendere anche l’azzurro, poi terzo raggiunto anche dal lusitano.
Il tutto mentre il gruppo, regolato da Wilco Kelderman, rimontava a forte andatura per concludere la tappa ad appena dieci secondi, annullando anche il tentativo di uno sfortunato Jakob Fuglsang (Astana), partito in contropiede nel finale ma scivolato mentre era in forte rimonta a cinque chilometri dal traguardo.
La giornata invoglia gli attacchi e da subito sono in molto a provarci. I primi chilometri vedono dunque continui scatti e controscatti, senza che tuttavia nessuno riesca a guadagnare rispetto al resto del gruppo. Dopo 20 chilometri di corsa sono Jhonatan Restrepo (Androni-Sidermec), Ivan Garcia Cortina (Bahrain-McLaren), Nikolas Maes (Lotto Soudal), Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Iljo Keisse (Deceuninck-QuickStep) a guadagnare qualche secondo, ma il loro tentativo viene rapidamente annullato. Al termine di una prima ora di corsa affrontata a quasi 50 km/h di media il gruppo è dunque ancora compatto.
Non manca molto tuttavia all’attacco decisivo, che nasce dallo scatto di Silvan Dillier (Ag2r La Mondiale), Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Alessandro Tonelli (Bardiani CSF Faizanè), Davide Ballerini (Deceuninck-QuickStep), Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling), Sergio Samitier (Movistar), e Martjin Tusveld (Sunweb). A loro si aggregano successivamente Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), Matteo Fabbro (Bora-hansgrohe), William Barta (CCC), Julien Vermote (Cofidis), Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling), Julien Bernard (Trek-Segafredo) e Giovanni Visconti (Vini Zabù – KTM), con il gruppo che si rialza e lascia fare.
Rapidamente la Mitchelton – Scott concede dunque 4’10”, fino ad arrivare ad un massimo che andrà a sfiorare i cinque minuti. La Astana decide così di prendere in mano la situazione dopo il rifornimento, grazie al forcing di Manuele Boaro e Yuriy Natarov. Il distacco scende così velocemente a 2’30”, ma un leggero rallentamento consente, a circa 50 chilometri dalla conclusione, un tentativo in contropiede di Carl Frederik Hagen (Lotto Soudal) e Samuele Battistella (NTT Pro Cycling), con l’iridato U23 che non tarda a rilanciare portandosi a un minuto dai battistrada.
Davanti capiscono che bisogna muoversi, con Guerreiro che piazza la sua prima accelerazione, seguito da Van Der Poel. Su di loro si riporta subito anche Fabbro, mentre dopo lo strappo rientrano Samitier, Tusveld, Vermote, Bernard e Visconti, con il tre volte campione italiano come il più attivo per chiudere l’azione. A quel punto è De Bondt a lavorare molto, al servizio del suo capitano. Questo nuovo gruppetto torna così ad avere un vantaggio di tre minuti sul gruppo, che ha rallentato dopo uno scatto di Oscar Rodriguez (Astana), seguito da Patrick Konrad (Bora-hansgrohe) e Bert Van Lerberghe (Deceuninck – QuickStep), che velocemente chiudono su Battistella.
Su di loro rientrano successivamente anche Benjamin Thomas (Groupama-FDJ) e Giovanni Carboni (Bardiani CSF Faizanè), mentre in testa alla corsa è il solo Fabbro a seguire il nuovo scatto di Guerreiro in vista dell’ultimo giro. Dopo la salita è Van Der Poel a scattare per rientrare agevolmente, provocando un rallentamento che vede rientrare anche Samitier, e Visconti. Quando anche il gruppo arriva alla salita è Jakob Fuglsang (Astana) a piazzare una accelerazione decisa, andando velocemente a riprendere gli altri contrattaccanti, che formano un gruppetto di una decina di unità con molti dei corridori reduci dalla fuga del mattino.
La corsa continua ad essere scoppiettante con lo scatto di Matteo Fabbro a 22 chilometri dal traguardo, nel tratto più duro. Il friulano arriva a guadagnare fino a trenta secondi, ma deve rallentare in pianura, terreno a lui meno favorevole. Gli inseguitori riescono così ad avvicinarsi, dovendo tuttavia nuovamente cedere terreno verso il GPM, dove Fabbro scollina con quasi venti secondi di ritardo. Questa volta il battistrada mantiene invariato il suo vantaggio anche in pianura, uno sforzo che tuttavia viene vanificato proprio sullo strappo conclusivo.
Un inseguimento serrato alle sue spalle vede il gruppetto di Van Der Poel quasi ripreso dal gruppetto Fuglsang, sfortunato a cadere nel momento a lui più propizio, che a sua volta è assalito dal gruppo in forte rimonta. Si arriva così allo strappo finale con distacchi minimi. A fare la differenza è così Mathieu Van Der Poel, pronto a rispondere alla nuova accelerazione di Guerreiro. Fabbro cerca di resistere, ma i 18 secondi che gli rimanevano ai piedi della salita svaniscono a 200 metri dal traguardo, venendo così inghiottito dalla lunga volata di Mathieu Van Der Poel. Il fenomeno neerlandese vince così per distacco su Guerreiro e Fabbro, mentre alle loro spalle è Wilco Kelderman (Sunweb) a regolare nettamente la volata di un gruppo che arriva in piccoli gruppetti molto vicini fra loro.
Risultato Settima Tappa Tirreno – Adriatico 2020
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